Come si crea un brand,
i passi giusti da seguire.
i passi giusti da seguire.
Mi capita spesso di parlare con clienti che hanno la convinzione che creare un brand significhi solo fare il logo e l’immagine coordinata.
Creare un brand è un’operazione più ampia che coinvolge più persone e figure professionali. Ma partiamo da una domanda…
Perché si crea un brand?
Il brand crea fiducia, non siamo più nell’epoca delle vendite a freddo e dei messaggi in mail da sconosciuti.
Tendiamo a comprare da chi conosciamo, da chi ci piace e sentiamo affine.
Il marketing è diventato relazionale. Siamo attratti da brand che sono simili a noi per aspetti di etica e valoriali.
Così facendo, un brand riesce a posizionarsi meglio nella mente del consumatore senza per forza giocare al ribasso dei prezzi.
In questo articolo voglio aiutarti a comprendere quali sono i passi da seguire e quali figure sono necessarie per iniziare a costruire un brand di successo e come possono aiutare le aziende e i liberi professionisti nella creazione di un’identità di marca forte.
La strategia
Prima di partire in un viaggio bisogna pianificare e definire la strada migliore per arrivarci. Se andare in auto o in treno, se portare cibo per il viaggio, ecc.
Anche quando si crea un brand si segue esattamente questo percorso.
Quando decidi che per la tua azienda o, per te come libera professionista, sia arrivato il momento di crescere e di fare un passo avanti e diventare un brand, devi pianificare.
Pianificare gli obiettivi, definire i tuoi target o buyer persona, analizzare la concorrenza e andare a coprire magari le necessità che la concorrenza non ha.
La conoscenza del proprio pubblico e mercato e l’analisi, sono i primi passi per iniziare a mettere le fondamenta. In tutta questa fase di analisi e definizione, la mossa giusta è una bella chiacchierata con un/a brand specialist o strategist.
I valori
Il tuo brand non può essere per tutti, non puoi piacere a tutti. Devi pensare al tuo brand come se fosse una persona con delle caratteristiche “umane”, pregi e difetti compresi.
Individuare la parte valoriale del tuo brand serve per aiutarti a trasformare quello che pensi in comunicazioni per il tuo target.
Nel workbook che consegno al cliente prima di iniziare a fare il logo, ci sono degli esercizi che servono a scovare la personalità e i valori del brand, attraverso la scelta di 3-5 aggettivi che ti aiutano a definirli.
Da quegli aggettivi poi nascono i concept che mi servono per la creazione del brand design.
Il naming
Corto, originale, memorabile, facilmente pronunciabile.
Queste sono i consigli che voglio darti.
Non mi occupo di creare naming perché è un compito che lascio alla mia copywriter, perché anche in questo il fai-da-te è deleterio.
Quando si decide un nome per un’attività o un brand, non bisogna trovare nomi divertenti che facciano ridere (ti ricordi il caso “Lamburghino”?) oppure nomi troppo lunghi e difficili da pronunciare.
Il nome deve essere evocativo, deve trasmettere i valori e l’etica del brand.
Una volta individuato il nome giusto è sempre meglio controllare che non sia stato già usato, che ci siano i domini liberi per il futuro sito web e che non sia registrato da altri brand.
Il logo e i colori del brand
Dopo il copy e la creazione del nome del brand, entra in gioco il brand designer per la creazione del logo e della visual identity.
Come brand designer ho creato un metodo che mi aiuta nell’analisi per la realizzazione dell’immagine di brand: un workbook da far compilare al cliente. Non si tratta di un briefing con 10 domande, ma di un vero e proprio libro di esercizi, con le domande giuste che orientano a identificare i valori e la personalità del brand.
Da queste risposte, un po’ astratte, potrò creare un percorso di definizione dei concetti, da inserire nel logo e nella definizione dell’identità visiva. Inizierò dalla definizione del logo e delle sue varianti, per passare alla palette colore, facendo sempre riferimento alle risposte del cliente e buttando un occhio alla psicologia del colore.
La visual identity
Ora abbiamo un logo e una palette colore e si passa alla progettazione della visual identity, ovvero in italiano, l’identità visiva del brand.
La visual identity è composta da tutti gli elementi che vanno ad identificare gli aspetti visivi del brand come il logo, i colori, i font da usare, lo stile grafico, gli elementi per la grafica on line, lo stile grafico dei social e del sito web, i set di icone, il pattern, ecc.
La visual identity permette al brand di essere visibile in tutti i canali di comunicazione e di essere riconoscibile.
Il brand, così, inizia a essere associato ai propri tratti distintivi. Nel mio caso, per esempio, il fucsia è diventato il mio colore distintivo e lo uso sempre, come evidenziatore sulle parole chiave, sul sito, sui social e anche sui materiali offline.
I materiali di comunicazione
Ora è il momento di far andare in scena il logo!
Tutti i materiali di comunicazione che produrrai, dovranno avere il tuo logo, i colori e i font associato al brand e rispettare le linee guida che ti consegno nel manuale di utilizzo del logo.
Instagram, Facebook, tutta la grafica online deve essere coordinata e coerente.
Ma attenzione, non dimenticare la parte offline e tutta la potenza dell’immagine coordinata o corporate identity, come preferisco dire.
L’immagine coordinata è uno strumento di marketing. Sono tutti gli elementi che rafforzano l’identità del tuo brand.
I biglietti da visita, la carta intestata, i volantini, le brochure, i cataloghi, il packaging, il sito web, la cartellonistica…
Più i tuoi materiali saranno coerenti, più il brand sarà riconoscibile.
In conclusione…perché si crea un brand?
Perché creare un brand rende unica la tua attività o la tua azienda. Semplicemente ti definisce.
Essere unico ti aiuta a distinguerti tra i tuoi concorrenti. Ma aiuta anche a posizionarsi, permette di offrire qualcosa di diverso dagli altri e, soprattutto, di offrirlo al tuo prezzo e alle tue condizioni.
Il brand è visto ancora come una cosa intangibile, a parte qualche aspetto “visibile”, quindi è difficile riuscire a identificare il valore.
Ma posso assicurarti che il brand ha un valore economico e, prima lo inizi a percepire, prima inizierai a lavorare alla creazione di qualcosa di forte, che ti permetterà di raggiungere i tuoi obiettivi…anzi, gli obiettivi del tuo brand!
SILVIA PELUCCHI
Brand e Visual designer
Creo l’immagine migliore per business ambiziosi e aziende che vogliono comunicare seriamente.
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