Da dove iniziare con il mio brand? Una roadmap per pmi e start-up
Ci siamo passati tutti. Mille idee che ti ronzano in testa e nessuna che sembra avere un senso. Iniziare e creare un brand è una sfida enorme, soprattutto quando sei una piccola azienda o una start-up con risorse limitate e tempo ancora più scarso. Serve una roadmap.
Sai da dove nasce questo articolo? Da una storia vera. Un cliente è arrivato da me con un sito web già a buon punto, con una palette colore che aveva consigliato lui al designer, con un logo che aveva creato lui, con un’immagine visiva creata da spunti presi dai concorrenti…
Poi ha fatto un passo indietro, ha guardato il tutto da una prospettiva diversa e per fortuna si è reso conto che mancava qualcosa di fondamentale: semplicemente lui, il suo brand.
Risultato? Ha dovuto rifare tutto da capo, investendo più tempo e risorse di quanto avrebbe fatto se avesse pianificato tutto dall’inizio. E qui si capisce quanto sia importante partire col piede giusto.
È da questo esempio di vita che ho voluto iniziare a fare una roadmap su cosa bisogna fare quando ti passa per la testa di creare un brand per un prodotto o un servizio.
Quindi, da dove cominciare?
La roadmap per il tuo brand
Prima di iniziare devo ricordarti una cosa… un brand non si costruisce in un giorno, ma con metodo e un po’ di pazienza tutto diventa possibile.
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Inizia a capire chi sei
Il primo passo è fare chiarezza su chi sei e cosa rappresenta il tuo brand. Questo non significa solo avere un prodotto o un servizio figo, ma sapere perché lo proponi. Qual è la tua missione? Chi vuoi aiutare?
Pensa, ad esempio, a un produttore di scarpe. Non si tratta solo di vendere scarpe comode, ma di creare qualcosa che rappresenti valori chiari. Magari vuole migliorare l’impatto ambientale della moda o sostenere l’artigianato locale. Ecco che le scarpe diventano un veicolo per trasmettere un messaggio più grande. Quando hai chiaro il “perché”, tutto il resto diventa più semplice.
Ricorda: un brand non è solo una questione estetica… il valore del brand si misura nella percezione che crei e nel ritorno economico che genera. Non bastano due immagini scaricate online: servono coerenza, strategia e un’immagine coordinata che parli al tuo pubblico.
E qui entra in gioco la percezione del valore. Pensa a un brand come Apple: il prodotto è ottimo, certo, ma ciò che lo distingue è come fa sentire i suoi clienti. Quando compri un prodotto Apple, non stai comprando solo un dispositivo, stai comprando un’esperienza, un senso di appartenenza a una comunità di innovatori e creativi. Questo è il potere di un brand ben costruito.
2. Il target: non puoi piacere a tutti (e va bene così)
“A chi vuoi vedere il tuo prodotto?”
“Per chi è il tuo servizio?”
E la risposta più comune è… tutti!
Ma sai cosa… piacere a tutti, parlare a tutti non è possibile. Anzi, è pure controproducente. Devi sapere esattamente a chi ti rivolgi.
Chi è il tuo cliente ideale? Cosa lo fa alzare dal letto la mattina? Quali sono i suoi problemi, le sue paure, i suoi sogni? Più conosci il tuo target, meglio potrai costruire un messaggio che lo colpisca dritto al cuore.
Facciamo un esempio. Se vendi candele artigianali, il tuo pubblico potrebbe essere composto da persone che cercano prodotti sostenibili e amano creare un’atmosfera accogliente in casa. Se invece vendi software per aziende, parlerai a manager o imprenditori che vogliono ottimizzare i processi. Due target completamente diversi richiedono due approcci comunicativi altrettanto diversi.
Capire il tuo pubblico significa essere in grado di anticipare le loro obiezioni. Tornando all’esempio delle candele, il tuo potenziale cliente potrebbe chiedersi: “perché dovrei comprare queste candele costose invece di prendere quelle del supermercato?” E qui entra in gioco la tua capacità di differenziarti, raccontando la storia dietro il prodotto: le candele sono fatte a mano, con materiali ecologici, materie prime di origine vegetale e ogni acquisto supporta una piccola impresa. Questo tipo di messaggio può trasformare un semplice prodotto in qualcosa di significativo.
3. Analisi del mercato: tieni d’occhio i concorrenti (ma non per copiarli)
Studiare il mercato è fondamentale. Non per scoprire cosa stanno facendo gli altri e fare lo stesso, ma per capire come puoi distinguerti. Chiediti cosa manca nel tuo settore? Qual è la cosa che puoi fare meglio di chiunque altro? Trova la tua nicchia e fai in modo che sia chiaro perché un cliente dovrebbe scegliere te.
Per esempio, immagina di aprire una gelateria in una città già piena di offerte simili. Potresti puntare su dolci vegani o su una presentazione estetica fuori dalle righe che renda ogni prodotto degno di uno scatto per instagram. L’importante è trovare quel dettaglio che ti rende unico e valorizzarlo.
4. l’identità visiva: non solo logo (ma anche logo)
Arriviamo alla parte grafica, quella che molti associano subito al brand. L’identità visiva non è solo un logo carino, ma un sistema di elementi grafici che lavorano insieme per raccontare chi sei.
Hai bisogno di:
- un logo che funzioni ovunque (dal biglietto da visita al profilo instagram, al packaging o alle presentazioni aziendali);
- una palette di colori coerente, che trasmetta le giuste emozioni e faccia percepire la personalità del tuo brand;
- font che siano leggibili e rappresentativi del tuo stile;
- altri elementi grafici, come pattern o icone, che arricchiscano e rendano coerente la tua comunicazione on line e off line.
Facciamo un esempio, immagina di affidarti a un professionista di grafica freelance che si occupi anche di grafica social: ogni elemento, dai post su Instagram al tuo biglietto da visita, dal packaging al sito… devono raccontare tutti la stessa storia.
Un errore comune è pensare che l’identità visiva riguardi solo l’estetica. In realtà, è uno strumento strategico per comunicare i tuoi valori. quindi bando ai “mi piace il rosa” o “mi sento più verde”… il tuo obiettivo è vendere o essere carino?
5. La coerenza è tutto
Hai mai visto Ikea cambiare stile grafico ogni tre post sui social? Esatto, nemmeno io. La coerenza è il pilastro di un’identità forte. Questo significa usare sempre gli stessi elementi visivi su tutti i canali: sito web, social media, brochure, packaging, insegne… insomma, ovunque tu comunichi.
Un trucco utile è creare un manuale di utilizzo del logo e della visual identity. No, non serve che sia un tomo da mille pagine: basta una guida semplice che spieghi come usare logo, colori, font e altri elementi. In questo modo, chiunque lavori con te (dal social media manager al grafico) saprà esattamente cosa fare.
Se la tua azienda pubblica post sui social con immagini scattate male, colori sempre diversi e grafiche improvvisate sai cosa succede? Il pubblico non riconosce il brand e non si fida.
Coerenza vuol dire che ogni volta che un cliente vede i tuoi materiali, capisce subito che sei tu. Questo crea fiducia.
Un altro esempio concreto riguarda il packaging. Un produttore di tè, ad esempio, potrebbe usare sempre la stessa estetica per scatole, bustine e materiali promozionali. Questo non solo aiuta i clienti a riconoscere il prodotto sugli scaffali, ma rafforza la percezione di professionalità e cura.
6. Testare e adattare
Il bello (e il brutto) del branding è che è un processo dinamico. Una volta lanciata la tua identità visiva, osserva come reagiscono i clienti. Funziona? Ti riconoscono? Capiscono subito chi sei e cosa fai? Se la risposta è no, niente panico. Analizza, raccogli feedback e apporta le modifiche necessarie.
Ad esempio, se hai lanciato un packaging nuovo ma i clienti si lamentano perché è poco pratico, ascoltali. Testare e adattare vuol dire non avere paura di cambiare ciò che non funziona. Alla fine, un brand efficace è quello che risponde alle esigenze del suo pubblico.
Testare significa anche innovare. Pensa a un ristorante che introduce un nuovo menu: potrebbero partire con una promozione limitata per capire cosa funziona e cosa no. Lo stesso vale per i materiali grafici: un nuovo layout per i social potrebbe essere testato per alcune settimane prima di essere adottato definitivamente.
Ricordati… il branding è un viaggio, ma non devi farlo da solo
Costruire un brand può sembrare un compito troppo grosso per te, ma con una roadmap chiara e un team di professionisti a supporto è assolutamente fattibile. Che si tratti di progettazione logo o grafica social, ogni dettaglio fa la differenza nella percezione del tuo pubblico.
E se ti serve una mano (o semplicemente vuoi evitare di perderti nel labirinto del branding), sai dove trovarmi. Il primo passo è sempre il più difficile, ma è anche quello che conta di più. Fai che sia quello giusto, ti lascio i miei contatti qui sotto.

SILVIA PELUCCHI
Brand e Visual designer
Creo l’immagine migliore per business ambiziosi e aziende che vogliono comunicare seriamente.
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